lunedì 21 maggio 2007

Sulle sponde del mar morto

Solo il tempo potrà dare ragione al bene o al male
di questa amara vita di sabbia e di scirocco.
Persuaso dell’essere , con contrappunto diviene
di forze divine assetate di sangue, ragione.
Conforto, speranza , tormento feroce che brucia
Templari, in quel dannato venerdì in cui sciolto
fu l’ordine costituito.

Da Malta, qualcuno rammenta il giuramento che
persuase il sovrano a non chiedere vezzo a Praga.
L’ Egitto rispose col suo ricordo di riti ed il Rabbino
intimò la vita ed il movimento al suo Golem.
Leggenda di Osiride si fonde con l’Eleusino culto
di nascita, di morte in cui Demetra chiede giustizia
nell’oscurità dell’Ade

Contenuti falsati andaron alle genti che perpetrarono
Esseni pensieri, costruendo fede che fu remota rispetto
a quel Cristo, portatore di luce ed di gnosi.

Scopri la fronte o Minerva a tanta ingenuità.
Castiga gli dei o Demiurgo , porta per mano
l’uomo sulla retta via a ritrovare quell’unico
accento di vero che resta nella storia ritrovata,
sulle sponde del mar morto.

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